Di ritorno da quattro giorni di viaggio nel deserto, le luci
del tramonto ci accolgono all’inizio del nuovo anno nella sorprendente
Marrakech.
L’aria della sera è frizzante, ma siamo ormai abituati alle
forti escursioni dei territori più a sud.
Presso il nostro riad è possibile consumare una tipica e
deliziosa cena marocchina: tajine di pollo con limone e contorno di cous cous
al profumo di cannella.
Muniti di una giacca e di una calda sciarpa, riusciamo a
concederci un aperitivo a base di vino locale nel cortile allestito con aranci
e una piccola fontana centrale.
Riad in Marrakech - Marocco |
La nostra prima giornata di visita in Marrakech inizia con una discreta fila d’attesa per entrare in quello che è ormai divenuto il giardino più famoso della città: Le Jardin Majorelle. È un vero e proprio tripudio di piante provenienti da diverse parti del mondo e di colori sgargianti, tra cui spicca ovviamente un inconfondibile ed iconico blu Majorelle.
Una visita qui è d’obbligo e non dimenticate di visitare il
museo berbero al suo interno: la sala degli specchi vi lascerà senza parole.
Le Jardin Majorelle - Marrakech - Marocco |
Nonostante la sua popolarità tra i turisti, parlando con la
gente del posto ci accorgiamo però che la vera attrazione per i locali è
costituita da Les Jardins de La Menara. Facendovi ingresso dal cancello
principale non ci accorgiamo della vastità impressionante dei palmeti in cui
siamo immersi, che noteremo però una volta decollati dal Menara Airport.
Lo spettacolo d’acqua creato dalla vasca centrale in
contrasto al profilo dei monti dell’Atlante sullo sfondo, lascia a bocca
aperta.
Les Jardins de la Menara - Marrakech - Marocco |
Il nostro giro prosegue verso le Tombe dei Saaditi, una
necropoli iniziata nel 1500 e oggi ancora ben conservata, e verso il Palazzo de
La Bahia, costituito da numerose sale con ricche decorazioni in stile arabo e
da piacevoli giardini al cui interno si trovano cortili ombreggiati. Qui è
possibile concedersi qualche momento di riposo e ritrovare le energie per
l’ultima visita della giornata: la Moschea Koutoubia con il suo maestoso
Minareto di 70 mt d’altezza visibile praticamente da qualsiasi punto della
città.
Al contrario di quanto avviene in altre parti del mondo, in
Marocco non è possibile visitare l’interno delle moschee, per cui possiamo
ammirare questo spettacolo architettonico soltanto dal suo esterno.
Mohammed, che si è gentilmente offerto di farci da autista
anche per questa giornata, ci spiega infatti che l’unica moschea aperta ai
turisti è quella di Casablanca.
Rimaniamo comunque entusiasmati dalla bellezza della
Koutoubia, che ci ammalierà ancor più la notte quando, illuminata, si staglia
nel cielo nero sullo sfondo di un deserto silenzioso.
Koutoubia - Marrakech - Marocco |
A fine visita, siamo pronti per un’ottima cena a base di
cous cous secondo la tradizione di Marrakech: carne e verdure con l’aggiunta di
zucca. Per quanto possa cimentarmi nella preparazione di questa meravigliosa
pietanza tra i fornelli di casa, il risultato non si potrà mai avvicinare a
questo livello di perfezione.
Il mattino seguente usciamo a piedi nel riad imbattendoci
nei primi venditori della Medina. Macellai che espongono la carne a fianco dell’impolverata
bottega di un fabbro; pasticceri che vendono dolcetti al miele all’interno di
teche stracolme di api; intagliatori di magnifici oggetti in legno pregiato e
venditori di monili in argento: sono soli alcune delle immagini che questo
mercato a cielo aperto ha lasciato nella nostra memoria.
Dati i numerosi commenti positivi, decidiamo di visitare
quella mattina il museo della fotografia e il Giardino Segreto – da poco
restaurato grazie all’intervento di una società di origine italiana – entrambi
collocati nelle strettissime viuzze della Medina stessa.
La bellezza e la magia di questi due luoghi ci infondono una
stupenda sensazione di serenità e pace e per un attimo ci dimentichiamo
totalmente del caos e della frenesia che caratterizzano il mercato appena
fuori.
Il pomeriggio è dedicato
interamente a noi. Tramite la ragazza che gestisce il riad in cui soggiorniamo,
abbiamo infatti prenotato presso un Hammam in stile marocchino, immerso in
un’atmosfera di totale relax e in fragranze all’aroma di arancia e verbena.
È un’esperienza assolutamente
imperdibile e che ci sentiamo vivamente di consigliare a chiunque decida di
passare qualche giorno qui.
Le ultime giornate di permanenza
sono dedicate alla scoperta della piazza principale di Djemaa el Fna. Si tratta
di una vivacissima e sorprendente accozzaglia di venditori ambulanti e
ammaestratori delle specie animali più singolari.
Piazza Djemaa El Fna - Marrakech - Marocco |
Il modo migliore per godersela è salire su una delle numerose terrazze dei Cafè che la circondano – noi abbiamo scelto il Cafè de France – da cui è possibile ammirarla nella sua interezza. Se siete poi così fortunati da capitare nel preciso istante in cui inizia il richiamo alla preghiera pomeridiano, vivrete certamente un momento indimenticabile.
Per i più coraggiosi, non lasciatevi
scappare la possibilità di una foto ricordo in compagnia di un cobra o una
simpatica scimmietta al costo di pochi Dirham.
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