Con la nostra Jeep partiamo dal Caesar’s Palace in direzione Death Valley National Park di prima mattina.
Lonely Planet ci ha adeguatamente informati sull’escursione
che ci aspetta e siamo quindi attrezzati con abbondante acqua fresca, cappellini e aria
condizionata a bordo.
Ci fermiamo durante il tragitto lungo la Veterans Memorial
Highway 95 in un americanissimo supermarket con area sosta per una colazione e
un caffè e l’atmosfera che si respira in questo luogo è da film.
La prima sosta nel Parco Nazionale è allo Zabriskie Point: un punto di
osservazione dall’incredibile bellezza all’interno della formazione geografica
di Furnace Creek. Dopo miglia
percorse su strade deserte, incontriamo anche i primi turisti – tutti
decisamente accaldati.
È in questo preciso punto che ci sentiamo realmente
catapultati all’interno del nostro American
Dream.
Consigliamo a chiunque si trovi a passare nei pressi di Las Vegas di noleggiare un auto e fare un giro in questo parco dalla topografia unica; non ve ne pentirete!
Consigliamo a chiunque si trovi a passare nei pressi di Las Vegas di noleggiare un auto e fare un giro in questo parco dalla topografia unica; non ve ne pentirete!
Zabriskie Point - Death Valley National Park - California |
Ancora a bocca aperta, ci rimettiamo in viaggio verso il Furnace Creek Visitor Center, dove
acquistiamo il permesso per l’ingresso al Parco Nazionale. I punti di sosta
organizzati con bagno e macchinette per acquistare l’ingresso non sono molti,
per cui vi consigliamo di approfittarne quando ne incontrate uno.
Durante la nostra visita l’acqua in superficie è davvero
poca, ma sono invece ben visibili le “celle” create dalle croste di sale sul terreno arido e frastagliato.
Attraversare la piana salina oltre
il cartello si rivela piuttosto difficoltoso: il caldo e la depressione sono
sfiancanti e dopo pochi metri decidiamo di rientrare verso l’auto e,
soprattutto, verso l’aria condizionata.
Badwater Basin - Death Valley - California |
Qualsiasi siano i punti di interesse che sceglierete di
visitare all’interno del Parco, il consiglio è sempre di munirvi di abbondante
acqua e di tutti gli accessori utili a ripararvi dal caldo.
Il nostro luogo preferito rimane sicuramente la Artist’s Drive, una strada secondaria -
in parte sterrata -percorribile in un unico senso di marcia. È qui che
scattiamo alcune delle foto che ricorderemo per sempre, tra profili di montagna colorati come la
tavolozza di un pittore (da qui il nome Artist’s
Palette)!
Prima di rientrare verso la Sin City, dove pernotteremo per
la seconda notte, ci fermiamo per un pasto veloce da Amargosa Cafe, uno splendido locale recuperato da un vecchio
complesso enorme di colore azzurro, immerso nel nulla a Death Valley Junction. Il giovane gestore ci
accoglie con molta cordialità e simpatia, raccontandoci la storia del posto. Se
volete vivere un’esperienza autentica, non potete rinunciare ad un pranzo qui!
http://amargosacafe.org
Per recuperare le energie a fine giornata, ci concediamo un
aperitivo nella Neptune Pool
dell’hotel, a cui seguirà una deliziosa cena presso il ristorante cinese Beijing Noodle No. 9.
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